PROLUNGAMENTO 730
Sarà una proroga del 730 a più ampio respiro. Lo slittamento della scadenza al 22 luglio non si applicherà soltanto ai contribuenti che si rivolgeranno a un Caf o a un professionista per la trasmissione, a condizione che abbiano inviato l’80% delle dichiarazioni entro il 7 luglio. Anche chi sceglierà di inviare all’agenzia delle Entrate il modello 730 precompilato con il «fai-da-te» potrà beneficiare di ulteriori 15 giorni. Un modo per allineare i termini tra chi sceglierà le due soluzioni alternative e per evitare anche un ulteriore disorientamento tra le tante scadenze tributarie che attendono i contribuenti nelle prossime settimane estive. Lo scorso anno lo slittamento per il 730 precompilato non è arrivato nel Dpcm (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) di proroga ma in via amministrativa, grazie a un’estensione operata dall’agenzia delle Entrate con la circolare 26/E/2015. Quest’anno, invece, dovrebbe essere già il decreto di differimento (già firmato come anticipato dal Sole 24 Ore di ieri) a prevedere la possibilità di inviare il 730 precompilato con il «fai-da-te» entro il 22 luglio. Se nel testo finale però ciò non dovesse trovare posto, si procederebbe nuovamente in via amministrativa – come fanno notare dal Mef – ad allargare la portata della proroga anche ai contribuenti che procedono in autonomia. Nulla cambierà invece per la trasmissione telematica di Unico: sia chi si rivolge a un intermediario sia chi invece vuole sfruttare l’opportunità della precompilata che ha debuttato quest’anno (Unicoweb e Uniconline) avrà tempo fino al 30 settembre.
Per una proroga vicina al traguardo (a “sugellarla” manca ormai soltanto la pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale») ce n’è un’altra che risulta sempre più in salita. Il differimento dei versamenti di Unico per gli oltre 3,6 milioni di contribuenti soggetti a studi di settore sembra, infatti, non poter trovar spazio quest’anno. Nonostante le richieste arrivate dai sindacati dei commercialisti, il rispetto dei termini (addirittura anticipatiu) per il rilascio di Gerico (12 aprile) fa cadere sul nascere le ragioni per concedere più tempo per i versamenti delle imposte sui redditi (e non solo) in scadenza il 16 giugno.
Così come ormai sembrano superate le proroghe fiscali del pacchetto che il Governo inizialmente voleva veicolare nel Dl Ilva approvato martedì sera. È il caso, ad esempio, dell’assegnazione ai soci, per le quali il differimento del termine del 30 settembre al 30 novembre era stato motivato con l’assenza di istruzioni operative. Proprio ieri però sono arrivati i chiarimenti delle Entrate con la circolare 26/E (come riportato a pagina 35). E viene meno anche la necessità del ritocco sulle notifiche via Pec degli atti di Equitalia, che è partito e comunque enterà a regime dalla seconda metà di questo mese.
Potrebbe, invece, essere recuperata nel decreto semplificazioni-bis la proroga per la riammissione ai piani di rateazione che scaturiscono da istituti deflattivi del contenzioso. Il decreto correttivo è infatti all’ultima chiamata per la prossima settimana: il 12 giugno scade il termine per esercitare la delega per il correttivo e sfruttare così i 90 giorni di bonus dei pareri parlamentari.
(cit. Il Sole 24 Ore)
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